Fino ad
oggi l’installazione della scatola nera è stata incentivata dalle compagnie assicuratrici attraverso
un sistema di sconti, sul premio totale o sulla
garanzia furto, al fine di aumentare la diffusione di uno strumento di
contrasto alle frodi.
Registrando
i movimenti dell’automobilista, in caso di furto avere il
dispositivo satellitare installato aumenta le possibilità di
rintracciare il mezzo, inoltre in caso di incidente è immediatamente allertata
la centrale operativa per l’invio dei soccorsi e carroattrezzi per il recupero
del mezzo, nonché il monitoraggio in internet dei dati dell’autoveicolo
mediante una password personale, oltre ovviamente a un bel taglio al
costo della polizza assicurativa.
L’obbligo di
installazione della scatola nera sui
veicoli privati, proposto in un emendamento del ddl Concorrenza e approvato
dalla Commissione Industria lo scorso agosto, potrebbe diventare
effettivo entro un anno, una volta stabilite le esatte condizioni di applicazione e
confermate, tramite appositi decreti, le tutele per gli automobilisti, in
particolare per quanto riguarda l’ambito della privacy. Sarà necessario inoltre
stabilire quali saranno le modalità e i costi di installazione dello strumento,
con l’intervento dell’IVASS, per fare sì che
questa manovra non implichi un aumento della spesa a carico degli assicurati.
L’obbligatorietà dovrebbe riguardare in un primo tempo i veicoli che prestano
un servizio pubblico, per poi estendersi a tutti i veicoli privati adibiti al
trasporto di persone o cose.
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